Classico ritrovo ore 14 al mercato, onesto ritardo di 20 minuti, scorta di panini alla Beyfin, solito prelievo a Calenzano e si parte: l’obiettivo è arrivare il prima possibile (comunque entro le 1) per evitare multe in ostello e dormire a sufficienza.
Clima esterno più che buono. Clima interno (al pulmino): numerosi tuoni bidirezionali con violenti fulmini olfattivi e immaginabili scrosci rendono l’atmosfera invivibile da subito. Le sperimentazioni sui nuovi comandi di Viano non aiutano.
Sosta tecnica a Padova per recupero Milanese e allentamento pressioni varie, poi quasi lisci fino al primo rifornimento e al cambio guida (al volante Pres e “Guidopiano ma faccio rumore”). Il ritmo rimane comunque decoroso, lamentele varie a parte, fino a destinazione: si taglia il traguardo alle 0.15: ottimo!
Per festeggiare l’anticipo, risvegliati anche dalla receptionist un po’ ormonale, tutti in birreria e poi a letto alle 2 spaccate.
Sveglia ore 6.30 e primo record del torneo: arrivo in piscina PRIMI ASSOLUTI che si pensa di avere sbagliato weekend, ti immagini.
La formazione, annunciata in pulmino, vede Gabri-Papa in porta, Giulio e Mister in difesa, Guido-Michael e Banantonio là davanti. Ragazzi c’è da faticare anche per chi è rimasto a casa. Ottimi riscaldamenti e briefing essenziali sembrano pagare: prima partita bella garibaldina con gli Ungheresi che la vedono pochissimo, 3-0 e a casa. Schemi pochi, voglia di fare anche troppa.
Seconda partita è il turno di Graz: avversario ordinato ma noi più di loro: sul 2-0 errore istruttivo e gol preso, ma le cose vanno a posto presto ed è 3-1. Grande ordine e senso del tempo. Su tutti Guido che mostra come la si butta dentro. Gol sfiorati e mani mangiate anche di Michael e Antonio.
Mentre si parla di ignoranza che non c’è, nessuno escluso, dagli altri campi le prime sorprese: Salzburg ne ha buscate con Budapest. Ma noi siamo più ganzi, ci aspetta Brno ultimo spaccato e non vogliamo lasciare niente a giro, onoreremo la partita non dandogli tregua. Infatti si va in acqua e questi chi li tiene. Fatica immane e si piglia gol: 0-1. Ma qui il Pres, the waking giant, smentisce chi di ignoranza ne vedeva poca e ne tira fuori a palate: doppietta brutale, ma veramente brutale, con uno Brno totalmente indomito che vuole i punti e trova il pareggio, finchè arriva la ciliegina: sugli sviluppi di una punizione (capito Mene) arriva la storica tripletta per il 3-2 definitivo. Chapeau.
Le voci dicono che potrebbe bastare una sconfitta di misura per il successo, ma qui ci piace vincere. Solo le energie cominciano a scarseggiare: nasi sanguinanti e nasi tappati non aiutano ma la tensione giusta c’è: qui ci si gioca la A. Contro Saluk Salzburg la partita è dura: tante se ne recupera, tante se ne perde. Le due squadre, entrambe in 8, vogliono superarsi. A 3′ dalla fine prevale la squadra forse più collaudata: 0-1, maledetti.
Niente assalto finale, tanto il risultato basta. Loro non pressano, sono bolliti ma si scopre perchè: la sconfitta ci relega al secondo posto. Grande scoramento e rabbia per i mancati 3 minuti di killer mode finali.
Vabbè siamo stati bravi e ci siamo divertiti. Manca solo un Saluk-Graz, con pochissime speranze.
E’ al pub, già sul secondo giro di birra, che arriva l’apoteosi e un solo coro si ode: grazie al Graz (birra pagata) la missione è compiuta!
Sfaccimm’ all’organizzatore e scomposte celebrazioni, con foto ricordo scattata dall’unico Salukkese presente e tante grazie.
La cena è eccellente, fra bistecche, tartare e costolette da urlo con birra a fiumi. Fra i complimenti vari spiccano quelli del cuoco (“you’re good eaters!”), ricambiati di brutto: si mangià per 12 e non c’è Fofò. Manca solo la Palacinka, ma il cuoco dichiara che gli servono…2 ore! Due ore cazzo, per una misera palacinka! Sarebbe il
nuovo record ma cerchiamo fortuna altrove. Dopo vari rimbalzi dobbiamo ripiegare su una crostata gusto..aehm Guido diglielo te, e poi tutti a letto, alticci e felici.
Ed il ritorno è tutto in gloria, fra un Pappalardo un Califano (….e tutto il resto è noia……) e un pompatissimo Freddy Mercury perfettamente in tema. Fioccano le gufate di chi non ci sarà a Praga (e gli dispiacerà…) e le immancabili infamate all’autista.
Chiedo ai valorosi compagni di integrare quanto omesso.
E’ stato bellissimo, grazie a tutti.
ps.
Finale da “quelli che” solo per la Vala:
“Quelli che la prossima volta col cazzo che vengono riportati a casa a
Prato perchè gli scocciava chiederlo alla mamma e la donna DICE che ha
il motorino fermo e poverino ha aspettato all’andata e però i
riscaldamenti erano buoni!!!!! CAPITO?!?!?!?!
(e si scherza…quasi)