Il Gioco


Nato ufficialmente nel 1961 in Germania, il Rugby Subacqueo nasce assieme ad altre attività della stessa impronta come concretizzazione ludica degli allenamenti degli apneisti impossibilitati a scendere in mare durante i mesi freddi. Rapidamente si diffonde nel Nord Europa, acquisendo la dignità di uno sport federativo, con campionati nazionali e internazionali. Meno rapidamente arriva al di qua delle Alpi, ma grazie a nuclei di appassionati attecchisce e diventa un gioco praticato per quanto a livello amatoriale. In Italia Il rugby subacqueo rientra nel novero degli sport gestiti dalla FIPSAS. Da 8 anni viene tenuto un regolare campionato italiano e le nazionali, maschile e femminile, partecipano a campionati mondiali ed europei della CMAS, la confederazione mondiale delle attività subacquee.

Il Rugby Subacqueo viene giocato in piscine profonde 4 metri e le cui dimensioni sono di circa 10 metri per 15. Si tratta di dimensioni che generalmente risultano compatibili con le piscine, col fondo a gradino, di 25 metri di lunghezza, nelle quali il campo viene ricavato in corrispondenza dell’estremità più profonda.
Lo scopo del gioco è quello di introdurre la palla, che ha circa le dimensioni di una palla da pallamano e che è piena d’acqua per consentirle di affondare, nel canestro difeso dalla squadra avversaria, posto sul fondo della piscina, in corrispondenza del lato corto dell’area di gioco.

Le squadre sono formate da 12 giocatori: 6 giocatori in acqua e 6 pronti a sostituirli. Per le sostituzioni vengono costituite delle coppie di giocatori in cui l’uno è il cambio dell’altro: quando uno dei giocatori della coppia decide di uscire (in generale dopo 2/3 minuti in acqua), l’altro gli subentra immediatamente, prendendone il posto anche per quanto riguarda la posizione. Le sostituzioni, per ogni coppia di giocatori, avvengono continuamente nel corso di un singolo match e dunque, al contrario di quanto avviene nel calcio, non sono definitive. Affinchè una sostituzione sia corretta (gli arbitri controllano attentamente l’esecuzione dei cambi), è necessario che il giocatore sostituito tiri completamente fuori le pinne dall’acqua.

Tutti i giocatori sono attrezzati con maschera, boccaglio, pinne, che non devono superare i sessanta centimetri di lunghezza, e calottine con protezioni per le orecchie.

Le partite ufficiali durano 2 tempi di 15 minuti, anche se in molti tornei si è soliti disputare gli incontri su tempi più brevi. Il regolamento ufficiale prevede la presenza di 3 arbitri, responsabili della partita: due arbitri subacquei si devono trovare ai lati della vasca (ovviamente sul fondo), il terzo, il capo, osserva la partita dal bordo vasca.

All’inizio la palla viene posizionata in mezzo sul fondo della piscina. Le squadre si trovano in acqua, al lato della propria porta. Nel momento in cui l’arbitro di superficie comanda l’inizio della partita, i giocatori di entrambe le squadre devono toccare con almeno una mano il bordo della piscina. Invece, in caso di goal è la squadra che lo ha subito che ricomincia dal suo bordo con il possesso di palla.

Caratteristica che rende unico il rugby subacqueo, se confrontato con ogni altro sport, di terra o di acqua che sia, è il fatto che il gioco si sviluppa in 3D: non solo in avanti e indietro, ma anche sopra e sotto. L’intera profondità  può infatti sfruttata per costruire l’azione. In tal senso l’unico divieto imposto è che la palla non fuoriesca dalla superficie dell’acqua.
Il rugby subacqueo è uno sport di contatto fisico, ma le regole e l’ambiente (l’acqua) impediscono danni seri. Lividi occasionali, graffi o lievi contusioni sono gli effetti più ricorrenti di questo gioco. Per di più le regole vietano di attaccarsi all’attrezzatura, costumi compresi, di strattonare o calciare volutamente un avversario per riemergere più velocemente o comunque di attaccarlo con violenza.
Come per ogni sport di squadra che si rispetti, anche nel Rugby Subacqueo l’organizzazione del gioco ed il rispetto della tattica rivestono un ruolo fondamentale. Tanto più che, per il fatto che le azioni si svolgono in apnea, non sempre i giocatori, nel momento in cui si rende necessario riprendere fiato in superficie, possono essere tutti contemporaneamente presenti sott’acqua.